Curriculum Vitae Prof. Dott. Japhari Singh Aiese Ministero della Sanità
Dott. Japhari Singh Aiese già Dott. Pasquale Aiese, nato in Naples 27/04/1962 laureato in Scienze Biologiche ed in Medicina e Chirurgia, specializzato in Epidemiologia e Sanità Pubblica, Medicina del Lavoro, Medicina Generale; ha lavorato per circa 30 anni presso le ASL Napoletane dove ha rivestito molti ruoli: dalla Medicina Generale alla Pediatria, dalla medicina delle Tossicodipendenze alla Farmacovigilanza, dalla Medicina del Lavoro al Servizio di prevenzione collettiva (Igiene Pubblica, Igiene Ospedaliera ed Epidemiologia).
La sua formazione medica universitaria si è poi arricchita con un diploma triennale di medicina omeopatica (materia che ha poi insegnato negli anni ’90 presso l’Associazione di omeopatia napoletana E. Gerado), un diploma in Medicina Tradizionale Cinese, un diploma di Kundalini yoga e Satnamrasayan. Da biologo approfondì gli studi sulle 5 Leggi Biologiche, sulla Fisiologia Adattativa secondo un modello etologico e comportamentale, associando a questi livelli la comunicazione strategica e la terapia breve secondo il nodello di Milton Erickson e la sistemica familiare secondo gli insegnamenti di Bert Hellinger.
Nel 2012 fu Fondatore - e ad oggi ne è il Presidente - dell’ Associazione Libertà è Salute; all’epoca fu anche co-creatore di un Comitato Etico a tutela dei diritti dei medici e dei pazienti e a favore della libertà di scelta terapeutica
- secondo quanto recitato dal Codice Deontologico che regolamenta le professioni sanitarie, le Carte Costituzionali, i trattati, i patti e gli accordi Internazionali per i diritti dell’Uomo e secondo la Carta Europea per i Diritti del Malato - .
Risale allo stesso periodo la creazione e la formulazione di un modello che studia la vita e che possa allo stesso tempo dare strumenti pratici di verifica scientifica empirica e fenomenologica, a favore del patto terapeutico nella richiesta di aiuto di chi soffre: Le Scienze Biosistemiche®
Il sintomo, destrutturato dal logo inventato della malattia, può così divenire un’opportunità di cambiamento.
Tale livello di comprensione condivisa crea una relazione con il mondo che ci circonda completamente demedicalizzante; il paziente può così finalmente pazientare in attesa che la sua energia vitale compia il lavoro riparativo scritto nei codici biologici ancestrali, biologicamente sensati, e finalmente agire attraverso i propri punti di forza. Uno stop all’ arruolamento alla farmaceutica imperante e invasiva della nostra epoca; un lasciarsi alle spalle quella cultura della delega, messa in gioco da forze oscure di controllo sociale, che relega l’uomo di genere maschile e femminile, alla costante percezione di essere un incapace di intendere e di volere.
Con tali strumenti da circa 20 anni si occupa di divulgazione e di Formazione in ambito clinico e sanitario, attraverso procedure basate su verifiche empirico/fenomenologico, alla portata di tutti, sostenute da ricercatori indipendenti che amano e rispettano lo stare in Vita.
Le 5 Leggi Biologiche utilizzate non a favore di nuove medicine che cercano di imporre nuovi patti commerciali e nuovi dictat e creare così “assistiti ignavi”, possono essere utilizzate con la giusta attenzione ed esperienza diagnostica, nel profondo rispetto di chi è in cerca di verità misurabili e condivisibili, secondo una valutazione biologica della fisiologia etologico/adattativa scoperta dal Nobel per la Medicina e la Fisiologia Konrad Lorenz,
Questo livello quando ben compreso, studiato e condiviso, diviene la struttura portante del nostro sentire a favore del prossimo, il nostro agire attraverso la Biosistemica, quindi con classe ed eleganza in caso di sintomi, crea le premesse per un rispetto cosciente del nostro essere sociale, presenti a quanto deriva dal patto sistemico/familiare (habitat biologico).
Si vengono a ristrutturare i quesiti irrisolti da parte di una medicina positivista e in ricerca microscopica solo di aspecifiche e suggestive lesioni.
Perché mi ammalo? Perché proprio a me? Cos’è la malattia e soprattutto Chi è la mia malattia?
In base a questo criterio divulgativo e formativo il dott. Japhari Singh gestisce oggi le richieste di aiuto dei suoi pazienti, totalmente in sintonia agli insegnamenti dei suoi maestri universitari di epidemiologia e semeiotica clinica quali Vincenzo Mezzogiorno (allievo di Antonio Cardarelli della grande tradizione medica napoletana) Ugo Teodori (maestro di Medicina Interna) e Francesco Attena maestro di Epidemiologia.
Queste grandi personalità presentavano le loro materie sempre attenti alla storica definizione dell’O.M.S. ovvero che “la salute non è semplicemente assenza di malattia ma un completo benessere psichico, fisico e sociale”; la cosiddetta Sanità Pubblica Orizzontale, oggi trasformata dal marketing commerciale solo in ricerca di farmaci e presidi chimici verso malattie inventate e quindi sconosciute (strategie verticali).
La recente storia “pandemica” ha impegnato il dott. Aiese come Epidemiologo Responsabile di Unità Covid. In quel periodo fu costretto a trascurare tutte le altre segnalazioni per malattie infettive, obbligato a dedicarsi unicamente, secondo dubbie raccomandazioni del Ministero della Salute, a questioni clinico epidemiologiche unicamente emergenziali.
Ciononostante continuò a coordinare i medici di famiglia dei suoi Distretti Sanitari gestendo i pazienti a domicilio, residenti nella cosiddetta terra dei fuochi, continuando come sempre a fare diagnosi per patologia d’organo e prescrivendo le cure del caso, registrando in tal modo zero decessi, sebbene fossero stati tutti forzatamente considerati malati di fantomatico Covid.
Il giorno 5 ottobre 2020 agendo dopo 20 anni di attività pubblica secondo obiezione di coscienza - non avrebbe mai autorizzato l’esecuzione di un tampone da eseguirsi sui bambini - si dimise dal suo incarico presso l’ASL, trovandosi poi costretto per gravi motivi personali (etica professionale) ad un’aspettativa non retribuita.
Successivamente, sperando in una giusta causa, in virtù delle sue esperienze da medico epidemiologo, maturate direttamente con i cittadini sofferenti e privati di assistenza domiciliare e di cure sanitarie secondo i principi e le leggi vigenti, cercò di dare il suo contributo a gruppi parlamentari, avvocati, altri sanitari e ai tanti Italiani vessati e in cerca di verità.
Produsse per questi “illustri della nuova vetrina pandemica” una grande quantità di documenti scientifici, prestando la sua opera di volontariato in qualità di esperto specialista e testimone di tali di Maltrattamenti Sanitari.
Fu fatto tutto in onore e verità, lontano da qualsiasi altro coinvolgimento, denunciando anche chi, in quel periodo, stava lucrando e guadagnando potere approfittando della crisi istituzionale.
Fu poi costretto ad allontanare questi “finti salvatori” perché difettavano di coerenza umana, di coscienza sociale e di capacità professionali; un fronte del dissenso completamente dissonante, ignorante, esibizionista ed egocentrico e quindi non in linea ad un principio etico di responsabilità e Sovranità condivisa.
Il ben-essere in chiave biologica e sistemica è un ESSERE nel BENE, quanto smantella quell’idea imperante della cultura odierna materialista, competitiva e anestetizzante, quella che tende a medicalizzare tutte le nostre difficoltà, finalmente verso uno stare al mondo in modo onorevole, sociale e cooperativo.
Oggi, cosi come insegna la natura secondo una logica per la vita dell’Essere e del Restare VIVENTI, in simbiosi, fratellanza e onore secondo i principi del Diritto Naturale e delle Leggi Universali, in totale sinergia con il Popolo di Madre Terra, svolge per questo Ente In Autodeterminazione, i suoi doveri e i suoi compiti diplomatici da Ambasciatore di Pace in qualità di Ministro della Sanità.