Alcune riflessioni per affrontare
questioni urgenti non più rimandabili
In
questo articolo affronto una serie di questioni apparentemente
disconnesse che però combinate tra loro danno una interpretazione
dello stato presente: la questione della gestione sovrana della
creazione del denaro, la questione della corruzione del settore
pubblico e della politica, la questione dei virus esotici
continuamente emergenti collegati al nucleare dall’epoca della
guerra fredda e la questione dell’autodeterminazione dei popoli. Il
lettore interessato potrà trovare in rete ulteriori riferimenti ed
approfondimenti.
La
questione della (non) gestione sovrana della creazione del denaro è
all’apice della situazione attuale di crisi terminale del sistema
capitalistico ed è dovuta alla conoscenza asimmetrica - da parte dei
banchieri e del pubblico - del meccanismo della creazione del denaro.
Riporto virgolettato un passaggio di un testo apparso a gennaio di
quest’anno:
“2.1 LA CREAZIONE DI CREDITO
BANCARIO
Un
cambiamento è avvenuto nei termini del dibattito economico. Alcuni
economisti della Banca d'Inghilterra
(McLeay et al., 2014) hanno adottato la visione post-keynesiana
(Pitrou, 2019, Deleidi 2018)
secondo cui le banche commerciali private a scopo di lucro non
agiscono come intermediari finanziari
(Fama 1980, Admati e Hellwig 2013), né
moltiplicano la moneta della banca centrale
(Ferguson 2008, Fisher 1935), ma in realtà
agiscono come creatori dell'offerta di moneta
nel processo di
prestito (Schumpeter, 1912;
Keynes, 1936, e Goodhart, 2017). Altre banche centrali
sostengono ora
questo punto
di vista,
dando ragione
a due
studi empirici
che hanno
individuato nella
teoria della creazione di credito l'unica teoria economica
dell'attività bancaria corrispondente alle
azioni intraprese dalle banche quando effettuano un prestito bancario
(Werner 2014, 2016), rifiutando
le teorie dell'intermediazione finanziaria e della riserva
frazionaria, dedotte
assiomaticamente. Quindi, ogni
prestito sottoscritto da una banca è un'acquisizione di attività
che crea nuovi depositi a vista ex nihilo
estendendo entrambi i lati del bilancio. Nel
processo, il banchiere può
facilitare gli animal spirits imprenditoriali o, in alternativa,
alimentare i prezzi delle attività
e diminuire la stabilità del sistema finanziario prestando per
l'acquisto di attività (Minsky, 1992).
Nel
corso del XX secolo, i governi hanno permesso che la creazione di
denaro diventasse un sottoprodotto
del processo
di creazione
del credito.
Oggi la
maggior parte
della moneta
è creata
da istituzioni
del settore
privato -
le banche.
(King, 2016, p. 86)
Huber
e Robertson (2001) stimano che i profitti da signoraggio (definiti
come la differenza tra il costo
di produzione e il potere d'acquisto) contabilizzati dalle banche del
settore privato nel Regno Unito
superino i
66 miliardi di
sterline all'anno.[1]
Bjerg et
al. (2017,
p. 42)
giungono a conclusioni
simili, anche se più modeste, nell'ordine di 23
miliardi di sterline all'anno. I profitti generati dalla
banca centrale britannica attraverso l'emissione
di banconote ammontano a 1,2 miliardi di sterline
l'anno (New Economics Foundation, 2017). Il
95% dei profitti da signoraggio va al sistema
bancario e solo il 5% va alle casse
pubbliche. L'idea di dirottare questo signoraggio verso il
pubblico sembra allettante.”
(il grassetto è aggiunto) Testo originale inglese:
https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=4335809
Premesso che non è facile quantificare con precisione questa tassa
monetaria privata (signoraggio) poiché oggi rimane clandestina
contabilmente, a differenza dei bilanci dell’Allied Financial
Agency (AFA) del 1943 che indicavano correttamente la
creazione delle AM-Lire come afflusso di cassa, e la Banca
d’Italia indicava le AM-Lire come attività nel suo bilancio,
contrariamente a quanto avviene oggi con l’euro bancario, le mie
stime danno una cifra approssimata di circa 1.500 miliardi
di euro creati annualmente in Italia dal cartello bancario (il totale annuale dei “crediti verso clientela”
indicati negli Stati Patrimoniali delle banche con l’aggiunta del
saldo del credito rotativo interannuale
come le operazioni di “castelletto” ed altro). Questa
cifra appunto non è rilevabile pro-quota
nei bilanci delle banche poiché non appare nel rendiconto
finanziario, violando una serie
di articoli del codice civile nonché le regole contabili della
corretta rappresentazione per non
parlare del dovere dello Stato di agire nell’interesse del popolo
sovrano impedendo la privatizzazione
bancaria – aumma aumma -
della sovranità sulla creazione di “denaro ad uso
imposto” (l’uso
della vera moneta a corso legale – il contante materiale - è
limitato incredibilmente a
pagamenti di modesto importo). In sostanza, i banchieri italiani
creano 1.500 miliardi di euro l’anno
in nero e ne dispongono in modo occulto. Il bilancio dello stato è
di circa 900 miliardi l’anno interamente
copribili dalla creazione monetaria sovrana, senza ulteriore
tassazione, se fatta dal Tesoro.
Non è un caso che l’atto ispettivo n. 4-07121 al Senato non abbia
ancora trovato una risposta:
https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/18/Sindisp/0/1354061/index.html
Un meccanismo tipico di riciclaggio risultò dalle indagini del
parlamento francese sulle società di compensazione interbancaria che
nel 2002 evidenziarono migliaia di conti neri di banche e… di
banche centrali. Si disse che le banche centrali usavano conti neri
per non rendere evidenti le loro manipolazioni del mercato.
L’indagine della missione d’inchiesta si concluse con la caduta
del governo francese ma il rapporto è ancora disponibile per la
lettura: https://www.assemblee-
nationale.fr/rap-info/i2311.asp
Ne emersero tuttavia numerosi procedimenti giudiziari:
https://fr.wikipedia.org/wiki/Affaire_Clearstream_1
Un altro
sistema usato dai banchieri consiste nell’investire i flussi
occulti di cassa (che si concentrano nel loro conto accentrato)
investendo in società che di prassi non rivelano le fonti di
finanziamento (Assicurazioni, fondi d’investimento americani,
etc.). Questa marea di denaro occulto permette altresì di corrompere
– direttamente o indirettamente - le autorità che sarebbero
preposte a vigilare. Ad esempio, un articolo di Repubblica del 2015
illustra l’asservimento generale dell’élite poltica e
giudiziaria al potere bancario in Liguria:
https://genova.repubblica.it/cronaca/2015/09/23/news/l_elenco_segreto_carige_le_richieste_a_bern
eschi_per_assumere_i_parenti-123454026/
In particolare l’incesto clamoroso
tra giustizieri e banchieri si conclama nei Tribunali fallimentari
dove non si tiene conto che le banche creano sì il capitale dei
prestiti che fanno, ma non il denaro sufficiente per pagare gli
interessi, determinando una costante guerra civile economica tra
tutti i prestatari per reperire del denaro che non esiste.
Questi banchieri, con la connivenza della banca centrale, possono
quindi disporre di somme occulte, annualmente paragonabili al debito
pubblico, sufficienti per esercitare una indebita influenza politica
ben precisa e per determinare di nascosto il corso degli eventi di un
paese e del mercato.
Questo
risultato era stato predetto da Carrol Quigley, professore di Scienze
Politiche alla Georgetown
University, consigliere
di Bill
Clinton, già
nel suo
libro del
1966, “Tragedy
and Hope”
(tragedia e speranza) in cui scrive a pag. 324:
«Le potenze del capitalismo finanziario
avevano anche
un obiettivo di lungo termine, niente meno che creare un sistema
mondiale di controllo finanziario
in mani private capace di dominare il sistema politico di ogni
nazione e l’economia del mondo
come un tutt’uno. Questo sistema
doveva essere controllato con modalità feudale dalle
banche centrali del mondo agendo di
concerto, attraverso accordi segreti sanciti in incontri
frequenti e conferenze. L’apice
di questo sistema era la Banca per i regolamenti internazionali a
Basilea, in Svizzera, una banca
privata di proprietà e sotto il controllo delle banche centrali
mondiali,
le
quali
sono
esse
stesse
istituzioni
private.
Ogni banca
centrale punta
a dominare
il suo
governo attraverso la capacità di
controllare i prestiti sui titoli di Stato, di manipolare le valute
estere, di
influenzare il
livello di
attività
economica del
Paese e
di condizionare
politici
cooperativi e
compiacenti attraverso ricompense economiche nel mondo del business».
Qui si può scaricare il
testo:
http://www.carrollquigley.net/pdf/Tragedy_and_Hope.pdf
Virus e
nucleare: come comandare terrorizzando la popolazione civile.
Dalla seconda guerra mondiale in poi è apparso chiaro che le vittime
designate sono le popolazioni civili, le classi inferiori che non
hanno rapporti bancari privilegiati, che rappresentano la possibile
minaccia costante al potere corrotto in ogni paese. La bomba atomica,
dopo l’annichilamento di Hiroshima e Nagasaki, rappresentò una
specie di arma finale del potere che arriva a minacciare l’esistenza
dell’intera specie umana sulla terra. Per fare le bombe atomiche
occorrono centrali nucleari che permettono l’arricchimento
dell’Uranio con la conseguente creazione di scorie radioattive che
avvelenano l’ambiente (circa 11 milioni di tonnellate annualmente).
La produzione di bombe è associata ai test di queste bombe, circa
2.700, che hanno inquinato radiologicamente gli strati alti
dell’atmosfera (jet stream). Con la stagione delle piogge, questa
radioattività precipita periodicamente seguendo l’andamento dei
Monsoni e provoca l’abbassamento delle difese immunitarie della
gente che si esplicita con influenze e raffreddori. Le persone che
abitano sottovento rispetto alle centrali nucleari (cosiddetti
“downwinders”) accusano maggiormente gli effetti della
contaminazione e sono state oggetto di audizione al Congresso degli
Stati Uniti. Oltre a loro vennero a testimoniare degli inviati da una
oscura agenzia di intelligence che si chiama EIS, Epidemic
Intelligence Service, creata negli USA durante
l’amministrazione Truman nel 1951. Lo scopo di questa agenzia era
quello di dirottare gli effetti della contaminazione radioattiva
sulla salute umana, su altre cause, principalmente ipotetici virus.
La virologia era già stata completamente screditata negli anni 1950,
tuttavia venne comodamente resuscitata per occultare gli effetti
nocivi dell’industria nucleare, per lo più assoggettati a varie
forme di segreto. È curioso notare che anche presso l’ISS
(Istituto Superiore Sanità) esiste una unità denominata Epidemic
Intelligence...
L’orientamento
della ricerca medica, condizionato pesantemente
dalla quantità di denaro
messo a disposizione, si focalizzò sui
virus come obiettivo principale. Il tabù nucleare durante la guerra
fredda e dopo, accomunava ad alto livello gli interessi delle
superpotenze che si ritrovano nel Consiglio di Sicurezza delle
Nazioni Unite. L’Italia è parte delle Nazioni Unite tra i
cosiddetti “stati nemici”, ovvero quelli che hanno perso la
seconda guerra mondiale, e questo dovrebbe far riflettere i giuristi
sulla legalità o meno dell’appartenenza all’ONU del nostro paese
in riferimento al dettato dell’art. 11 della Costituzione (vedi:
Enemy Clause
https://en.wikipedia.org/wiki/UN_Enemy_State_Clause
)
Il
nesso
nucleare-virus
appare evidente
per due
fatti clamorosi
accaduti
esattamente a
gennaio 2021:
l’entrata in vigore a livello planetario del Trattato
di proibizione delle armi atomiche
(https://www.un.org/disarmament/wmd/nuclear/tpnw/
) e l’inizio della Campagna
di sperimentazione
dei sieri genici (“vaccini” anti-Covid)
sulla popolazione inconsapevole. Se qualcuno
volesse conoscere il possibile nesso tra l’inquinamento nucleare e
la cosiddetta nascita della
pandemia a Wuhan, potrà trovare preziosi indizi in un mio articolo
dell’epoca: Una pandemia
di radiazioni
durante un
pandemonio politico
https://www.reteccp.org/primepage/2020/virus20/Saba.pdf
La
disinformazione di stato ebbe purtroppo un impatto negativo in
ambedue i casi: nel primo, i
mezzi
d’informazione
ebbero a
sostenere che
il trattato
non era
vincolante per
l’Italia
(falso) che
ci si era opposta attraverso l’ambasciatrice all’ONU, Zappìa,
durante il governo Conte. Per quanto
riguarda la campagna “vaccinale” è
diventato l’argomento principale oscurando
praticamente tutti gli altri a
seguito delle criminali misure coercitive che hanno diviso la
popolazione inconsapevole. Nasce quindi una sorta
di censura globale sui Social Media su
cui sta indagando il
Congresso statunitense perché vìola il primo emendamento sulla
libertà di parola (da noi:
art. 21 Costituzione). Vedere:
https://merylnass.substack.com/p/the-virality-project-the-deep-
censorship
La
censura preventiva di qualsiasi informazione contraria alla
narrazione ufficiale ha impedito a molti cittadini di prendere
decisioni informate sull’assunzione sperimentale dei sieri genici
incrementando i danneggiati ed i morti in una misura da quantificare
in sede processuale. I governanti devono al Paese più di una scusa. Queste persone devono
essere processate per strage (colposa?) e ostruzione della giustizia,
come minimo. Sono sicuro che verranno trovate anche altre accuse.
Devono essere processati e giudicati da una giuria che agisca
nell'interesse del popolo sovrano, una corte d’assise speciale o un
tribunale popolare.
Mentre
il popolo si accorge dell’incremento delle morti improvvise a tutti
i livelli della società e delle
responsabilità dei governanti, nel 2022 accade un ulteriore FATTO
per polarizzarne l’attenzione
del pubblico: il conflitto in Ucraina dove si trovano contrapposti
due blocchi nucleari che
minacciano una terza guerra mondiale atomica. Ma
anche questo non basta: nel marzo 2023 si
inventa una
grave crisi bancaria
dal nulla
come ultimo
spaventapasseri.
È
evidente che il popolo dovrà trovare una via d’uscita a questa
condotta sociopatica e psicopatica – per non dire terrorista, anche
a seguito della mancata attuazione del Trattato sulle bombe atomiche
- che lo opprime. Tra le soluzioni pacifiche c’è quella che fa
capo all’autodeterminazione dei popoli e sto seguendo con
attenzione un esperimento interessante messo in atto dal “Popolo
della Madre Terra” (PMT): https://www.popolodellamadreterra.org/
Purtroppo, come si vede in Ucraina, c’è una resistenza fortissima
da parte degli stati centrali a rilasciare ai popoli il diritto di
autodeterminazione. Perché ? Perché per l’appunto,
ritornando all’argomento dello sfruttamento bancario feudale, si
sottrarrebbe una quantità di gregge al pascolo locale che stenta a
sopravvivere tra tasse inutili e signoraggio bancario. Il potere
centrale perderebbe “clienti”. Ma potrebbe rivelarsi una delle
poche vie concrete di salvezza, prima di trasformare il pianeta in un
deserto atomico.